martedì 22 aprile 2014

Ti lancio una poesia

Alla Sera
Ugo Foscolo

Forse perché della fatal quïete
Tu sei l'imago a me sì cara vieni
O sera! E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zeffiri sereni,

E quando dal nevoso aere inquïete
Tenebre e lunghe all'universo meni
Sempre scendi invocata, e le secrete
Vie del mio cor soavemente tieni.

Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme

Delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.

Amo Foscolo. Lo amo da quando andavo alle scuole medie. Non lo trovo né triste, né sfigato... forse un po' emo diremmo oggi?!? 
No... non l'ho mai pensato.
Le uniche "poesie" che ricordo ancora, e ogni tanto cito, sono le sue.
Come l'incipit de "I Sepolcri" (All'ombra de' cipressi e dentro l'urne / confortate di pianto è forse il sonno / della morte men duro? ...).
E colgo l'occasione che mi è stata data da Gab per riproporre uno dei sonetti che più mi piace, che più mi rispecchia.
Le regole sono semplici: entro 24 ore dovete postare una poesia sul vostro blog; può essere vostra oppure no.
Dopodiché passate in testimone a tre prescelti.
I miei tre sono:
Le regole, se non ho capito male, implicano anche una sorta di pegno in caso di sforamento delle 24 ore... mhe dai, la cultura non deve avere "punizioni".

Attendo le vostre poesie!!!
Kisses



martedì 15 aprile 2014

Calimero

 "Eh, che maniere! Qui tutti ce l'hanno con me perché io sono piccolo e nero... è un'ingiustizia però"

L'altra sera Attila si è presentato come un piccolo Calimero.
Nero.

Non sporco, ma proprio NERO!