mercoledì 22 gennaio 2014

La massima serale

Ieri sera eravamo io e Attila in cucina. Lui, con i nuovi (ennesimi) colori, impegnato a disegnare e colorare.
Io seduta ad una delle sue sedie (in realtà ero proprio incastrata), che tentavo di svincolarmi con molta nonchalance.

Non ricordo perchè, ma richiamo la sua attenzione chiamandolo con uno dei 1524 appellativi che in 3 anni gli ho dato.
"Patata"

Lo chiamo così da quando era piccolo, e assomigliava effettivamente ad una patata.
Cicciottello e spelato.
Oggi più che patata, potrebbe essere una patatina fritta.
Un bastoncino sottile e molto unto (ho un bimbo idrofobo).
Dicevo... lo stavo richiamando con l'ortonomignolo...

"Mamma senti... io non sono una patata! Vedi... Le patate non hanno le scarpe. I bimbi hanno le scarpe.
Vedi... Io ho le scarpe!"

Grazie per la spiegazione!

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