martedì 26 febbraio 2013

Ti chiamo...

Era il primo sabato di marzo di tre anni fa, quando, dopo mille paure e tentazioni, il display del test di gravidanza segnava "Incinta 2-3 settimane".
Era il primo giorno di ritardo... ma la sensazione che non ero più sola mi fu confermata quasi immediatamente.
Non ci pensai un attimo e ti chiamai Fagiolino.

Dall'ecografia fatta dopo 2 giorni ovviamente non si vedeva nulla, tanto che il medico temeva fosse un uovo bianco.
Ma io sapevo che c'eri.
Fagiolino!
Bhè... sapevo anche che eri un maschietto, nonostante gli esperti del settore pancia dicessero che eri una femminuccia.
Tu c'eri e ti chiamavi Fagiolino!


Poi sei cresciuto, nel pacione che sempre di più assomigliava una mongolfiera.
Quante capriole hai fatto... e quanti tuzzi che mi hai dato!!!
Abbiamo avuto la conferma del sesso... un amorevole maschietto ci avrebbe rallegrato.

Non ho esitato nemmeno un secondo sul nome da darti.
Un nome importante, forte, intellettivamente esuberante.
Un nome legato alla tradizione, tradizione meridionale forse, profondo nelle radici.
Perché il nome che abbiamo deciso che ti accompagnerà per la vita è lo stesso di tuo nonno paterno, persona che purtroppo nemmeno io ho conosciuto, ma, dalle storie che Daddy racconta, mi ha rapito per il suo fascino, le sue abilità, per il coraggio e per l'amore che ha saputo donare, in tanti anni, a nonna Maria.

Hai più di due anni. Più passa il tempo e più penso che nome migliore non avremmo potuto darti.

Ti amo Leonardo!


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