venerdì 15 giugno 2012

Il lavoro... che non c'è?!?

Il post che segue è stato scritto senza alcun fine. Volevo riordinare i pensieri... ma forse me li sono complicati ancora di più.

La notizia (che proprio NESSUNO si aspettava stamattina) che mi ha augurato il "buongiorno", grazie al GR2, è che la cassa integrazione nel mese di maggio è aumentata.
La cassa integrazione (ormai nota alla stragrande maggioranza dei lavoratori) è uno "strumento" che prevede un "rimborso" da parte dell'INPS ai lavoratori sospesi dall'eseguire la prestazione lavorativa o a cui è stato ridotto l'orario di lavoro.
Se fino a qualche mese fa ne avevo una "vaga" idea, oggi diciamo che sono "un po' più informata", un po' perché mi tocca da più vicino, un po' per capire chi vive in questo limbo lavorativo.
Quando ho "appreso" (con GRAAAAN stupore) la notizia, il pensiero è volato a quei "colleghi" che oggi non stanno lavorando.
Perché non si è in "ferie"... si è mezzi-disoccupati, ricevendo parte della retribuzione (ai CAF sicuramente potranno dirvi in che misura).
Il problema di questa crisi è il non volerne uscire. Fa comodo.
A chi?
Ai pochi che ci guadagno, e ci guadagno bene.
E gli altri?
Gli "altri"??? Gia' gli "altri"...
Noi (negli "altri" ci sono anche io) guardiamo, imprechiamo, ci incazziamo.
Ed è ovvio che non basta.
Benigni ieri a Firenze ha ricordato come il lavoro non è solo la busta paga, la retribuzione... ma anche la dignità e l'identità del lavoratore.
E quando ho sentito queste parole, ho rivisto la busta paga che mi è stata consegnata ieri (in ritardo... ma non è questo il punto), ho risentito tutti i discorsi che facciamo con il collega su "come non si arriva alla fine del mese", "come si fa a crescere un figlio se non puoi dargli il necessario", "come posso convincere la mia compagna a sposarmi senza festa grande", "come devo fare...", "come fai...", "come faccio ad avere un secondo figlio?".
Quella busta certamente non ci rappresenta. E' un quarto di quanto uno fa.
Giungi alla conclusione che la busta non è quello che sei TU, ma è quello che ti vogliono far credere di essere.
"Tu vali € X!"
"Ma guarda... in un mese ho chiuso Y commesse, ho portato K clienti, ho pulito il cesso e annaffiato le piante. Ho portato il tuo cane a passeggio, ti ho lucidato le scarpe e stirato le camicie... Che cosa devo fare? Mi vuoi mettere una scopa in culo cosi' ti ramazzo la stanza? Non posso valere solo X... sono 5 anni che mi prometti l'aumento dello stipendio e..."

"Sì, sì è vero... basta, ma... C'E' LA GRISI!!!"

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